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COME RICONOSCERE E GESTIRE GLI ATTACCHI DI PANICO

2022-03-25 14:43

Simona Stravato

Area clinica, ansia, attaccodipanico, paura, psicoterapia,

Come riconoscere e gestire gli attacchi di panico

La caratteristica principale del Disturbo di Panico è la presenza di attacchi di panico ricorrenti, inaspettati e non giustificati da altri disturbi...

Cosa succede durante un attacco di panico

Secondo il DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), la caratteristica principale del Disturbo di Panico è la presenza di attacchi di panico ricorrenti, inaspettati e non giustificati da altri disturbi di natura psicologica o fisica. Gli individui con disturbo di panico sono molto preoccupati della loro situazione e tendono ad interpretare la loro condizione in diversi modi: alcuni temono di avere una grave malattia, altri di stare impazzendo o perdendo il controllo e si giudicano “deboli”; altri ancora negano il problema, ma magari cambiano stile di vita, ad esempio riducono le uscite o le occasioni sociali, dando il via ad una serie di condotte di evitamento, tipiche delle persone che soffrono di questo disturbo.

Cosa succede durante un attacco di panico?

Palpitazioni, sudorazione, tremori, sensazione di soffocamento, dolori al petto, formicolii, paura di morire sono alcuni dei sintomi che ha sperimentato chi ha avuto almeno una volta un attacco di panico. I sintomi sono seguiti dalla preoccupazione crescente di averne altri e delle sue conseguenze e dall’evitamento delle situazioni temute. Chi soffre di attacchi di panico sviluppa la cosiddetta paura della paura, poiché è portato a interpretare ciò che sente nel suo corpo.

 

Il circolo vizioso dell’attacco di panico

 

Circolo vizioso dell'attacco di panico

 

 

Importante diventa distinguere tra la percezione delle sensazioni fisiche e l’interpretazione che la persona fa di tali sensazioni. Ad esempio, sentire un aumento del battito cardiaco può essere interpretato come l’indicatore di un imminente infarto o un giramento di testa come segnale di un collasso. Ed è qui che si innesta il circolo vizioso dell’ansia, in quanto l’interpretazione di segnali fisici dà origine a ulteriori modificazioni corporee che confermano la credenza che qualcosa di terribile stia per accadere. L’ansia, le sensazioni sperimentate e le loro interpretazioni si autoalimentano in un circolo in cui la persona perde la propria lucidità e che vive come devastante.

Quali sono le conseguenze?

Una delle più frequenti conseguenze di tutto ciò è l’elaborazione di strategie volte a evitare le situazioni o i luoghi da cui potrebbe essere imbarazzante o difficile allontanarsi o in cui potrebbe non esserci un aiuto immediato. Purtroppo, però, queste strategie di evitamento sono soluzioni temporanee che, di fatto, mantengono e amplificano il problema, in quanto impediscono di verificare e disconfermare le interpretazioni erronee dei propri segnali corporei o eventuali previsioni catastrofiche.

Cosa fare durante un attacco di panico?

Alcune strategie da adottare nell’immediato potrebbero essere:

 

  • Concentrarsi sulla respirazione: è importante fare dei respiri lenti e profondi; oltre ad essere la strategia più veloce ed efficace quando si cominciano ad avvertire i sintomi del panico, questo vi consentirà anche di rallentare il ritmo dei vostri pensieri e stare più a contatto con il presente;
  • Spostare l’attenzione: poiché durante un attacco si tende a porre eccessiva attenzione alle sensazioni sperimentate e quindi al controllo di sé, può essere utile concentrarvi invece su qualche elemento dell’ambiente che vi circonda.

 

Molto spesso, l’attacco di panico è solo una spia, che si accende per segnalare un disagio emotivo più profondo. In tal senso, esso rappresenta il tentativo estremo del corpo di comunicare che qualcosa non va e che occorre fermarsi e comprendere meglio la natura del problema. Potrebbe essere dunque utile rivolgersi a un professionista per poter passare dal controllo del sintomo a dare senso a ciò che si sente e, in questo modo, divenire consapevoli dei propri bisogni e imparare a prendersene cura. 

Un percorso di psicoterapia efficace è utile a modificare la propria visione di sé e del mondo e aiuta a recuperare il senso di essere agente attivo in controllo della situazione anziché vittima di essa.

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